mercoledì 22 gennaio 2014

Luna 1: primo razzo cosmico


Un'immagine della sonda Luna 1.
Il 2 gennaio del 1959 dal poligono di Tjura-tam - oggi Bajkonur - partiva il "primo razzo cosmico", destinato a conquistare un nuovo record per i programmi spaziali sovietici. Dopo tre tentativi falliti di raggiungere l'orbita bassa terrestre, un vettore R-7, nella variante detta Luna, portava il suo carico fuori dall'atmosfera e lo accelerava verso il nostro satellite.

La sonda era identica in tutto e per tutto a Luna 2, che il 14 settembre del 1959 impattò sulla Luna, diventando il primo oggetto costruito dall'uomo ad arrivare su un altro corpo celeste. Nel post dedicato a Luna 2 ho elencato i numerosi fallimenti del programma lunare che hanno preceduto il lancio con il record. Con questo breve post voglio parlare di uno di quei fallimenti e di come venne camuffato.



Traiettoria sbagliata


Dopo tre fallimenti consecutivi, dovuti a un fenomeno di vibrazione del nuovo vettore R-7 a tre stadi, il 2 gennaio del 1959 finalmente l'ufficio OKB-1 di Sergej Korolëv riuscì a mettere in orbita la sua sonda lunare. Considerando i precedenti, questo era già un successo. 

Si sa, nel campo dei lanci spaziali ogni inezia può mandare a monte sogni e progetti. E il lancio del 2 gennaio non era certo diverso dagli altri. L'accensione dell'ultimo stadio, quello che doveva immettere la sonda su un'orbita eliocentrica che l'avrebbe portata a impattare contro la luna, rivelò che era stato fatto un errore da parte del controllo di terra. Per conseguenza la sonda si trovò a percorrere una traiettoria diversa da quella prevista e mancò la Luna di quasi 6.000 km.



I risultati scientifici e il grande record


6.000 km erano abbastanza per ammettere un fallimento? Naturalmente no: la "grande legge" dei programmi spaziali sovietici voleva che ogni lancio fosse coronato da un record assoluto, che non si ammettesse mai un fallimento se questo poteva essere tenuto nascosto

I risultati scientifici in ogni caso c'erano e potevano essere divulgati.
  • La sonda lanciata il 2 gennaio raccolse la prima traccia del vento solare, traccia poi confermata da Luna 2, e ne compì la prima misurazione. 
  • La sonda scoprì anche che la Luna non aveva un campo magnetico rilevabile. 
  • Il 3 di gennaio, durante il tragitto, la sonda liberò un chilogrammo di sodio, formando una coda arancione visibile con i telescopi: un esperimento sul comportamento dei gas nello spazio. 
  • Infine la telemetria della sonda costituiva il primo caso di comunicazione via radio sulla distanza di mezzo milione di chilometri.

Ma più di tutto era importante questo: per la prima volta nella storia un oggetto costruito dall'uomo aveva superato la velocità di fuga della Terra. La sonda aveva mancato la Luna ed era entrata in orbita attorno al Sole tra la Terra e Marte. Se non era abbastanza per ammettere un fallimento, era abbastanza per attribuirsi un grande successo. Bastava qualche piccola modifica, qualche invenzione lessicale.

La propaganda parlò del lancio in termini entusiastici elencando le scoperte scientifiche del "primo razzo cosmico". Poi aggiunse le parole magiche: Mečta (Sogno) aveva superato la velocità di fuga della Terra ed era in orbita intorno al sole, primo pianeta artificiale! A volte basta poco per trasformare una traiettoria scorretta in un nuovo grande record. L'URSS non esiste più ed è passato tanto tempo da quei primi lanci pionieristici. Quei fallimenti non imbarazzano più nessuno. Il "primo razzo cosmico" si può chiamare Luna 1: primo pianeta artificiale, seppure per errore.

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