Il paese degli Sputnik si prende una breve vacanza: nelle prossime settimane non ci saranno nuovi post. Un po' perché ci dobbiamo riposare anche noi, un po' perché nel periodo natalizio il traffico si azzera su tutto il web: adesso ricevono visite solo le recensioni degli smartphone e i post delle fascion blogger!
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mercoledì 18 dicembre 2013
mercoledì 11 dicembre 2013
Il crepuscolo del periodo staliniano
La vittoria del 1945 ridisegnò i confini e gli elementi della storia sovietica. Agli occhi della popolazione le basi socio-economiche dello Stato ne uscirono rafforzate e legittimate. Esse tuttavia conservavano le contraddizioni già analizzate nei post sull'agricoltura e sull'industria. Oltremodo rafforzata ne uscì la posizione della massima autorità del regime e del partito.
Dal punto di vista politico l'impatto della vittoria consacrò la figura di Stalin come leader infallibile e favorì la parziale rimozione dei traumi e delle sofferenze che le politiche staliniane avevano inflitto alla popolazione. Questa era quindi pronta a tendere la mano al regime e respirava a pieni polmoni una fresca aria di libertaria speranza. Nel dopoguerra, intervistando migliaia di profughi sovietici per l'Harvard Project on the Soviet Social System, Bauer e Inkeles giunsero alla conclusione che i cittadini accettavano il sistema ma rigettavano il regime.
mercoledì 4 dicembre 2013
Luna 2: la prima sonda a raggiungere la Luna
Con il lancio dello Sputnik, primo satellite artificiale, iniziava la corsa allo spazio. I progettisti americani, battuti sul tempo e sotto pressione da parte dell'opinione pubblica e del governo, lavoravano senza sosta per recuperare il tempo perduto e presto avrebbero lanciato un loro satellite.
Era nella logica della guerra fredda che non solo si accettasse la sfida dell'avversario, ma si alzasse immediatamente la posta.
Entrambe le parti studiavano progetti più ambiziosi e spettacolari. In questo post parlerò di uno di questi, quello diretto a mandare una sonda sulla Luna.
Anche questa volta sarà il progetto sovietico ad andare a segno: il 14 dicembre del 1959 il "secondo razzo cosmico" raggiungeva la Luna. Un altro passo della conquista dello spazio era stato fatto dall'URSS, che continuava a mantenere il suo vantaggio sugli Stati Uniti.
mercoledì 20 novembre 2013
Sputnik crisis: comincia la corsa allo spazio
Il lancio dello Sputnik, il 4 di ottobre del 1957, catapultava l'umanità nell'era spaziale. Con quel tentativo un po' improvvisato - per di più nato soprattutto da difficoltà nel rispettare l'originaria tabella di marcia - i progettisti dell'ufficio tecnico OKB-1 conquistarono all'Unione Sovietica le prime pagine di tutti i giornali della Terra. I Sovietici stessi avevano sottostimato gli esiti del loro esperimento. Lo Sputnik dava l'innesco alla corsa allo spazio: da quel momento i due sistemi si sarebbero affrontati in una sfida scientifica e propagandistica senza precedenti.
mercoledì 13 novembre 2013
Sputnik: l'alba dell'astronautica
4 di ottobre del 1957, ore 22.28 ora di Mosca, un razzo R-7 si sollevava dalla rampa di lancio di Tjuratam, oggi Bajkonur. Era il sesto volo per i razzi di tipo R-7, ma il primo con un carico speciale. Nel cono era stivata una sfera d'alluminio che avrebbe cambiato il mondo: lo Sputnik, il primo satellite artificiale. Erano passati tre secoli da quando Isaac Newton aveva calcolato la velocità di fuga.
mercoledì 6 novembre 2013
Stalin e la guerra fredda: la nascita delle democrazie popolari
La vittoria sulla Germania modificò completamente la qualità e la quantità dell'influenza sovietica in Europa e nel mondo. Nel vecchio continente, mentre si profilava l'ineluttabile divisione del grande paese sconfitto, i comunisti guadagnavano posizioni di prestigio e di forza contrattuale in tutti i paesi liberati. Nei Balcani i partigiani comunisti avevano vinto autonomamente in Jugoslavia e in Albania. I comunisti Greci tentarono di giungere al potere tramite l'insurrezione. In Italia e in Francia i locali partiti comunisti conoscevano una rapida ascesa elettorale. Nei paesi del sud del mondo e in particolare in Asia le mire nazionalistiche e anti-coloniali acquisivano sempre maggiori sfumature socialiste.
mercoledì 30 ottobre 2013
Cosmonaut cover up: recensione al documentario
Nel 1999 la Global Science Productions ha girato un documentario riguardante i cosmonauti perduti. Per meglio dire, il documentario riguarda il cosmonauta fantasma per eccellenza, Il'jušin.
Alcuni sostenitori della leggenda dei cosmonauti perduti considerano Vladimir Sergeevič Il'jušin, il famoso pilota collaudatore, come il primo cosmonauta ad aver orbitato attorno alla Terra e ad essere tornato vivo, lanciato con successo il 7 di aprile del 1961.
Ma ancora una volta il volo, funestato da avarie e difficoltà, si concluse in maniera inaspettata. Il'jušin atterrò nella Cina di Mao e atterrò bruscamente. Ferito, venne internato e curato dalle autorità cinesi, e solo un anno dopo rimpatriato. Così vuole la leggenda.
Cosmonaut cover-up, questo il nome del documentario, in poco meno di un'ora racconta questa storia, per altro abbastanza nota, e sostiene di dimostrarne la veridicità.
mercoledì 23 ottobre 2013
Il mistero dei cosmonauti perduti, di Luca Boschini
Il paese degli Sputnik ha dedicato molti post alla leggenda dei cosmonauti perduti, quindi non può esimersi dal segnalare un ottimo libro sull'argomento. Il mistero dei cosmonauti perduti, di Luca Boschini, edito per i quaderni del CICAP, è dalla settimana scorsa disponibile in formato cartaceo ed elettronico. Chi scrive ha comprato la versione in formato kindle: un ebook semplice e di buona fattura sotto ogni aspetto.
Boschini, da buon membro del CICAP, si è apprestato a smentire le tante leggende sui lanci sovietici radunando un'enorme mole di informazioni. Si va dalle più immediate, che si trovano su internet, ai grandi classici di storia dell'esplorazione spaziale, passando per materiali originali, come riviste e registrazioni dell'epoca. In più l'autore ha studiato russo e si è avvalso della collaborazione di diversi madrelingua nel difficile lavoro di interpretazione dei materiali audio citati dai sostenitori della teoria cospirativa.
mercoledì 16 ottobre 2013
Stalinismo, economia di piano e classe operaia
Come già accennato nei precedenti post, in particolare in quello di introduzione alla storia dell'URSS e in quello riguardante il rapporto fra il regime e le masse contadine,
l'esiguità della classe operaia russa spinse Lenin a rielaborare, alla luce
delle condizioni oggettive, il ruolo del proletariato dell'industria nel
processo rivoluzionario e i rapporti tra partito e proletariato stesso.
La
Russia dei primi del novecento conobbe lo sviluppo dell'industria meccanica e
una prima piccola significativa migrazione di contadini verso le nuove realtà
industriali. Tuttavia il proletariato urbano, oltre a rappresentare una piccola
isola in un oceano contadino, scontava un ritardo di politicizzazione ben
evidenziato da Lenin nel Che fare? (1902). In questa opera, fondamentale e
fondante, egli sostenne che con le sue sole forze il proletariato non sarebbe
riuscito ad andare oltre una semplice coscienza sindacale: solo un partito
di rivoluzionari di professione avrebbe potuto guidare la classe operaia verso
la maturità e la consapevolezza del proprio compito storico di emancipazione
universale.
mercoledì 9 ottobre 2013
Il battito cardiaco del cosmonauta morente
A volte i fautori della leggenda dei cosmonauti perduti sostengono che fra il 2 e il 4 di febbraio del 1961 sia stato lanciato un cosmonauta. Questo pilota senza nome sarebbe morto nello spazio, probabilmente d'infarto. I fratelli Judica-Cordiglia, noti radioamatori italiani, affermarono di aver intercettato le comunicazioni fra la capsula e il controllo di terra e in queste si sentirebbe il respiro fuori controllo del cosmonauta, segno dell'arresto cardiaco in corso. Le cronologie dicono che il 4 vi fu un lancio. Ma cosa venne lanciato?
mercoledì 2 ottobre 2013
Oberth crede agli astronauti perduti
Propongo in questo post una traduzione dell'articolo di giornale che ho menzionato a proposito dei presunti lanci suborbitali.
Un'agenzia stampa italiana lancia al mondo una notizia sconvolgente. Quattro astronauti sovietici sono morti durante dei falliti lanci spaziali. Fonti: non meglio specificati esponenti comunisti a Praga. Il professor Oberth, progettista di motori per razzi, si schiera a favore della veridicità delle notizie riportate.
Si può dire che questo è un po' l'inizio della leggenda dei cosmonauti perduti.
mercoledì 25 settembre 2013
La collettivizzazione dell'agricoltura - seconda parte
Un manifesto del 1932 invita i contadini a iscriversi al Partito. |
Con questo secondo post si conclude l'analisi della statalizzazione dell'agricoltura sovietica. Chi si fosse perso il precedente, può iniziare a leggere da La collettivizzazione dell'agricoltura - prima parte. Il post di oggi parte da dove si interrompeva il primo, con il marzo del 1930: le sommosse contadine, reazione al tentativo di statalizzazione, spingono il governo di Stalin a fare una parziale marcia indietro. Ecco cosa successe in seguito e come si definì per conseguenza il mondo contadino sovietico, fino alla caduta dell'URSS.
Sempre nel mese di marzo fu elaborato lo statuto modello per i colcos nel quale fece la comparsa il sistema dei “giorni di lavoro” (trudoden), destinato a regolare per decenni i compensi dei membri delle fattorie collettive. Si trattava di una sorta di cottimo in natura usato per imporre ai contadini la nuova servitù sulle terre del nuovo signore. La ritirata strategica, resa necessaria anche dalla grave crisi finanziaria che colpì l'URSS a causa dell’errata riforma del credito varata nel 1929, poté essere interrotta verso la fine dell'anno, quando fu evidente l'entità del raccolto. Ai contadini vennero sottratte senza nessun corrispettivo 22 milioni di tonnellate di grano, cinque delle quali vennero esportate per ottenere credito per l'industrializzazione.
mercoledì 18 settembre 2013
Cosmonauti perduti: i lanci suborbitali
Almeno quattro cosmonauti sovietici morirono duranti falliti lanci suborbitali tra il 1958 e il 1959. Questi i loro nomi: Aleksey Ledovsky, Serenti (o Sergey) Shiborin, Andrei Mitkov, Maria Gromova.
Questo per lo meno è ciò che dice la leggenda dei cosmonauti perduti: era l'alba dell'era spaziale, a malapena si riusciva a mettere in orbita qualche satellite e a mandare le sonde a schiantarsi sulla Luna, ma i Sovietici si impegnavano in una serie di lanci con piloti a bordo. Ciò che si raccontava a volte era credibile, a volte denotava spericolatezza, a volte era pura follia.
L'obiettivo era di agguantare il grande record del primo uomo lanciato nello spazio. I lanci fallirono e non vennero rivelati al pubblico. Dietro la suggestiva leggenda del regime sovietico che manda a morire i suoi cosmonauti pur di vantare un record cosa c'è di vero?
mercoledì 11 settembre 2013
Il'jušin: primo nello spazio?
Vladimir Il'jušin (31/03/1927 - 01/03/2010) fu uno dei piloti collaudatori più noti dell'Unione Sovietica post-bellica. Ha tenuto i comandi per il primo volo degli aerei più famosi dell'ufficio tecnico Suchoj. Era un po' il Chuck Yager dell'URSS. Ma oltre che per i rischiosi voli di collaudo e i record mondiali ottenuti per le altezze raggiunte, Il'jušin è famoso per avere avuto un ruolo nella leggenda dei cosmonauti perduti.
Il 2 di giugno del 1960 Il'jušin rimase coinvolto in un grave incidente automobilistico. Per guarire dalle ferite riportate verrà addirittura ricoverato per un mese nell'ospedale cinese di Hangchow. Ma questa sarebbe stata solo una copertura: il pilota si trovò in un ospedale cinese - rimanendovi per un anno - perché in Cina era caduto. Ed era caduto dal cielo, primo uomo a tornare vivo - seppure ammaccato - da un volo orbitale. Così dice la leggenda.
mercoledì 4 settembre 2013
La collettivizzazione dell'agricoltura - prima parte
Stalinismo e mondo contadino: sostanza, esiti e deformazioni di una visione primitiva dell’economia.
La caduta del regime zarista e la Rivoluzione d'Ottobre misero il partito bolscevico a capo di un paese arretrato e agricolo, dove i contadini rappresentavano la stragrande maggioranza della popolazione. Questa massa contadina si poneva come un ostacolo sulla via della realizzazione del socialismo: come integrare le sue rivendicazioni antifeudali con la dottrina marxista e la necessità di industrializzare forzatamente un paese?
Questo primo post introduce l'argomento della collettivizzazione dell'agricoltura sovietica: il mondo contadino di fronte alla modernità, la dirigenza bolscevica di fronte al tradizionalismo.
mercoledì 28 agosto 2013
R-8: il missile degli intercettori puri
I missili aria-aria R-8 e le loro varianti hanno accompagnato lo sviluppo della difesa aerea sovietica fino alla caduta dell'URSS e armato gli intercettori Suchoj Su-11 e Su-15. Furono ideati dall'ufficio tecnico Bisnovat alla fine degli anni '50: il progetto sbaragliò i concorrenti. Pensati per abbattere i grandi bombardieri strategici occidentali, gli R-8 (Anab per la NATO) erano missili a medio raggio con elevata carica esplosiva, a guida infrarossa o radar semi-attiva.
mercoledì 21 agosto 2013
Venera 4: prima sonda a sfidare Venere
La sonda automatica Venera
4 fu lanciata il 12 di giugno del 1967. Era diretta, come dice il
nome, verso il pianeta Venere, che fino ad allora era rimasto un
mistero.
Venere è la più brillante delle luci che ornano il cielo del nostro pianeta; in certe condizioni è visibile anche a mattina inoltrata. Solo il Sole e la Luna sono più luminosi del pianeta che ci è più vicino.
Il gemello della Terra, perennemente nascosto da una spessa coltre di nubi, ha a lungo respinto i tentativi di indagarne i segreti. E anche quando iniziò l'era della cosmonautica, e ai telescopi si aggiunsero le sonde automatiche, Venere seppe celare a lungo il suo mistero.
mercoledì 14 agosto 2013
Suchoj Su-15: l'ultimo intercettore puro
Prodotto dell'ufficio tecnico Suchoj, il Su-15 è l'ultimo degli intercettori puri, il punto di arrivo di certe tendenze progettuali della Guerra Fredda. Denominato dalla NATO Flagon (fiasco, bottiglione, brocca), il Su-15 è un bimotore monoposto e supersonico progettato per fornire la difesa aerea sovietica di un intercettore ad alte prestazioni capace di impegnare i suoi bersagli con ogni condizione atmosferica.
martedì 6 agosto 2013
Titov: 24 ore nello spazio
Cosmonauti: Gagarin, Popovich, Titov e Nikolayev. |
Oggi ricorre l'anniversario di un altro record del programma spaziale sovietico. German Stepanovič Titov fu il
secondo cosmonauta ad orbitare intorno alla Terra. Lanciato il 6 di
agosto del 1961, pochi mesi dopo lo storico volo di Gagarin,
Titov rimase nello spazio per 24 ore, compiendo 17 orbite e dimostrando che era possibile
per gli esseri umani vivere e lavorare in assenza di gravità. Quando venne lanciato aveva 25 anni: è ancora oggi il più giovane dei cosmonauti.
mercoledì 31 luglio 2013
Jak-15: come il primo jet sovietico divenne il secondo
Il 24 di aprile del 1946 si alzavano dalla pista i primi aerei sovietici con motore a reazione. Anche l'aeronautica con la stella rossa entrava nell'epoca dei jet. Era un un po' di ritardo rispetto a Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti, ma decisa a recuperare alla svelta.
Uno di questi aerei era lo Jak-15, progettato a tempo di record da Aleksandr Sergeevič Jakovlev. All'epoca era il più famoso fra i progettisti di caccia dell'URSS, ma presto avrebbe incontrato qualcuno capace di superarlo.
venerdì 26 luglio 2013
Avviso ai lettori: breve vacanza
Pure noi andiamo in vacanza, anche se parliamo di Unione Sovietica. Almeno un poco, almeno io. Il chief designer sarà assente per una decina di giorni. Quindi ci saranno meno aggiornamenti del solito sulla pagina facebook del paese degli Sputnik.
Anche rispondere ai commenti non sarà facile - ma tanto nessuno commenta. Per una volta non ci si può lamentare se il pubblico non partecipa! In ogni caso risponderò appena sarò di nuovo in patria.
I post qui sul blog invece non verranno a mancare. Uno a settimana come d'abitudine:
mercoledì 24 luglio 2013
L'eredità del periodo staliniano: stalinismo e marxismo.
Con questo post inizia ufficialmente la rubrica della storia dell'URSS in pillole, che ci accompagnerà fino alla caduta dell'Unione Sovietica. Si parte: Stalin e l'impronta conservatrice che imprimerà al paese dei Soviet.
Il marxismo, il potere e Stalin
La dottrina di Marx, che aveva fatto della lotta per una democrazia sostanziale uno dei suoi pilastri fondamentali, non prevedeva spazio alcuno per la teoria del ruolo di un "capo" carismatico che assumesse nelle proprie mani la guida delle trasformazioni sociali. Nell'ottica marxiana solo il controllo permanente dei lavoratori nei confronti dei propri rappresentanti avrebbe potuto costituire la garanzia del rispetto delle prerogative operaie. Nulla era considerato più anti-marxista della teoria dell'eroe depositario del monopolio delle verità teoriche e del potere politico.
lunedì 22 luglio 2013
Tetris, il videogioco sovietico
Tetris: giocare sul computer in Unione Sovietica
Se mai un giorno si farà un sondaggio su quale sia il videogioco più famoso di tutti i tempi, di sicuro Tetris avrà qualcosa da dire. E se anche non riuscirà a battere Super Mario, Space Invaders o Street Fighter, di certo non si ritroverà lontano dal podio.
Tetris, il videogioco in cui si devono incastrare i mattoncini che cadono dall'alto. Tutti lo abbiamo usato, qualcuno ne ha abusato, alcuni ne sono ancora dipendenti.
E non tutti lo sanno ma Tetris è un bolscevico. Venne creato da un programmatore sovietico, Aleksej Leonidovič Pažitnov, nel 1984. Le versioni di oggi sono leggermente diverse da quella antica, ma il gioco è rimasto lo stesso.
In Occidente qualche pazzo furioso sosteneva che Tetris fosse uno strumento di infiltrazione comunista. Tanto per dimostrare che l'idiozia non ha mai un confine che non possa essere scavalcato impunemente.
mercoledì 17 luglio 2013
Foxbat sul Sinai: il Distaccamento 63, i MiG-25 in Medio Oriente
Il MiG-25 Foxbat ebbe il suo battesimo del fuoco non nella sua patria sovietica, ma in Egitto. Tra il marzo del 1971 e il luglio del 1972 quattro MiG-25 da ricognizione volarono sull'area del Sinai, del canale di Suez e sul Mediterraneo, violando in venti occasioni lo spazio aereo israeliano. Per la prima volta il nuovo aereo veniva visto all'opera.
lunedì 15 luglio 2013
Il megafono di Stalin - presentazione del libro oggi a Milano
Di origini popolari, fin da giovane gravitò negli ambienti socialisti. Durante la Grande Guerra andò più volte a Zurigo per conferire con Lenin, che era in esilio in Svizzera. Nel 1918 sarà tra i fondatori del Partito Comunista Tedesco (KPD). Deputato al Reichstag dal 1924 al 1933, dirigente del partito.
Durante gli anni della Repubblica di Weimar Münzenberg si fece conoscere per la sua abilità propagandistica e amministrativa. Costruì una macchina di comunicazione politica fatta di riviste di ogni genere e organizzazioni a sostegno di iniziative benefiche.
mercoledì 10 luglio 2013
Il cosmonauta perduto di Heinlein
Man Enters Space, titola un quotidiano del 12 aprile del 1961, e accompagna gli articoli con una brutta foto di Jurij Gagarin. Ma la leggenda dei cosmonauti perduti, dura a morire, ha sempre contestato il suo record. Nel novero dei piloti morti prima e dopo il lancio di Gagarin - mai appurato con precisione dai fautori della teoria cospirativa - compare spesso un cosmonauta lanciato il 15 di maggio del 1960: ne scrisse anche Robert Heinlein. E il 15 di maggio venne lanciata una capsula. C'era qualcuno al suo interno?
giovedì 4 luglio 2013
Introduzione alla storia dell'URSS
Venendo incontro
agli stimoli preziosi e costruttivi dell'ideatore di questo blog, ho deciso di
affrontare, insieme ai lettori che gradiranno accompagnarci in questo percorso
di approfondimento, la storia del più straordinario e contraddittorio
esperimento socio-politico della storia dell’umanità: la parabola dell’Unione Sovietica. Alcuni potrebbero sorriderne e paragonare questo mio accanimento ad una inutile
autopsia storiografica. Rispondo anticipatamente facendo notare che pochi paesi
offrono alla voracità dello studioso una prateria così ricca di prede
concettuali e argomentative. La ricchezza della straordinaria parabola
dell’URSS risiede in primo luogo nella sua contraddittorietà, celata sotto la
maschera dell'apparente monolitismo e nella equivoca natura delle vicende
storiche fondamentali.
mercoledì 3 luglio 2013
Nuovi post di un nuovo collaboratore
Il paese degli Sputnik dà il benvenuto al suo primo collaboratore, Luigi Pisci. Luigi scriverà una serie di post intitolata "La storia dell'URSS in pillole", che ripercorrerà i tortuosi sentieri sovietici dalla Rivoluzione alla caduta, mostrandoci le luci e le ombre di quello che con ragione definisce il più grande esperimento sociale della storia.
Sarebbe bello accoglierlo, come si conviene, con una coreografica parata sulla Piazza Rossa.
mercoledì 26 giugno 2013
Il fantastico Foxbat: la valutazione errata del MiG-25
Al MiG-25 la NATO diede il nome di Foxbat. Visto per la prima volta a una parata aerea, descritto con toni entusiastici dalle scarne fonti sovietiche, il MiG-25 fu un discreto errore di valutazione da parte dell'intelligence e dei militari occidentali. Per un decennio fece tremare i generali del Pentagono. Poi, il 6 settembre del 1976, un disertore di nome Viktor Belenko ne portò uno in Giappone. Tutti gli errori di valutazione vennero immediatamente al pettine. L'aereo era notevole, ma non era quello che ci aspettava.
martedì 25 giugno 2013
Valentin Bondarenko: il cosmonauta cancellato
La figura e la vicenda di Valentin Bondarenko hanno fornito non poco carburante alla leggenda dei cosmonauti perduti. Il programma spaziale sovietico, per quanto rischioso, non è stato l'ecatombe che certi ancora vogliono far credere. Ha avuto le sue vittime, così come i suoi eroi, le sue comparse e i suoi sopravvissuti, spesso chiusi nel loro silenzio.
Ha avuto anche i suoi dimenticati: uno di loro è Valentin Vasil'jevič Bondarenko, sottotenente della difesa aerea, nato a Charkiv il 16 febbraio del 1937, pilota, sposato, con figli. Venne scelto per far parte del primo gruppo di cosmonauti del programma Vostok, quello che portò Jurij Gagarin a essere il primo uomo lanciato in orbita.
mercoledì 19 giugno 2013
Valentina Tereškova: la prima donna a volare nello spazio
Il 19 di giugno del 1963 tornava a terra la cosmonauta Valentina Tereškova. A bordo della capsula Vostok 6 aveva compiuto 48 orbite intorno al nostro pianeta ed era rimasta nello spazio per 3 giorni. Era partita il 16 di giugno: quel giorno alle 14.00 ora di Mosca la televisione sovietica annunciava che una nuova capsula si aggiungeva alla Vostok 5 di Bykovskij lanciata due giorni prima. A pilotarla era una cosmonauta di nome Valentina, la prima donna a volare nello spazio. Il primo ministro Chruščёv riportava così la sua ennesima vittoria propagandistica sugli Stati Uniti: il viso di brava ragazza e l'impresa spaziale di Valentina Tereškova diventavano i simboli dell'emancipazione e del coraggio delle donne sovietiche.
martedì 18 giugno 2013
La guerra fredda, di Mario Del Pero
Guerra fredda - quarantacinque anni di aperta ostilità o malcelata competizione che hanno diviso il mondo in due blocchi. Che hanno ricondotto ogni aspetto della politica al confronto fra comunismo e capitalismo. Quarantacinque anni in cui anche il più lontano e insignificante sommovimento della politica internazionale ha scatenato un effetto domino e portato in campo le due superpotenze. Tutto ciò è comunemente chiamato guerra fredda.
Impossibile parlare dell'Unione Sovietica senza mai citare la guerra fredda. Così come è impossibile parlare degli avvenimenti successivi alla fine della seconda guerra mondiale senza fare riferimento all'assetto politico mondiale che ne scaturì.
Per tutti coloro che non hanno dimestichezza con le discipline della politologia e della storia, ma che vogliono iniziare a informarsi sulla guerra fredda, suggerisco un agile libro edito da Carocci nel 2001 per la collana Le bussole, che contiene appunto i testi introduttivi a varie scienze. Il volume è La guerra fredda, di Mario Del Pero, che è professore associato di Storia e istituzioni delle Americhe presso il Dipartimento di scienze politiche e sociali dell'Università di Bologna.
mercoledì 12 giugno 2013
Mars 3: prima sonda su Marte
La sonda Mars 3 completa del modulo orbitale, con antenna radio e pannelli solari, e modulo di discesa (montato in cima) contenente il lander e il rover. |
Alcune recenti fotografie sono lo spunto per questo post sul programma spaziale sovietico. Forse la NASA ha involontariamente immortalato il lander della sonda Mars 3, completo del suo paracadute.
Alla fine pare che sia arrivata la conferma visiva di quel record: il lander della Mars 3 fu il primo oggetto fabbricato dall'uomo a compiere un atterraggio sulla superficie di Marte.
Degno successore dell'altro record sovietico. L'anno prima, 15 dicembre del 1970, la sonda Venera 7 atterrava su Venere e trasmetteva con difficoltà un unico dato, la temperatura: 475 gradi Celsius.
giovedì 6 giugno 2013
Un sondaggio russo: Brežnev il leader più apprezzato
L'Istituto Levada, storico centro di studi sociali e ricerche di mercato, ha compiuto un'indagine circa l'opinione dei cittadini russi in merito ai leader che guidarono la nazione nel XX secolo. Quale leader gode di maggiore stima nel ricordo degli intervistati? Non vi tengo sulle spine: è Leonid Brežnev, che col suo cipiglio - e ampio sopracciglio - ci guarda da questa foto scattata nel giugno del 1973 da Robert Knudsen, mentre Brežnev era in visita negli Stati Uniti d'America.
Forse questa risposta sorprenderà molti dei lettori italiani. Cosa avrà mai fatto di così straordinario il compagno Brežnev? E la sua azione di governo in quale modo può stare alla pari e addirittura superare quella di Lenin, che guidò la rivoluzione e fondò l'Unione Sovietica? Tanto più che sui libri di testo i diciotto anni del governo di brežneviano (1964-1982) vengono usualmente definiti "la stagnazione dell'era Brežnev".
mercoledì 5 giugno 2013
Grigorij Neljubov: il cosmonauta espulso
Grigorij Neljubov è il nome di un cosmonauta scomparso nel nulla. La sua sparizione, come altre, ha rifornito di carburante la leggenda dei cosmonauti perduti. Questo accadde a causa dell'inveterata abitudine sovietica di pretendere che la memoria di qualcuno potesse essere cancellata se quel qualcuno era fonte di imbarazzo.
Espulso per motivi disciplinari
Grigorij Grigoyevič Neljubov, nato a Porfiryevka (Crimea) il 31 di marzo del 1934, era pilota di caccia MiG-19 nell'aviazione della Marina, flotta del Mar Nero, con grado di tenente, quando nel 1960 fu scelto per partecipare al programma Vostok, il primo lancio di cosmonauti nello spazio. Fu designato pilota di riserva per le missioni Vostok 3 e 4.
Non ebbe mai occasione di portare la capsula Vostok fuori dall'atmosfera. E non rimase a lungo nel programma spaziale. Il 27 di marzo del 1963 Neljubov e altri due cosmonauti - Anikejev e Filatjev - venivano fermati dalla Milizia nella stazione della metro di Čkalovskaja, a Mosca. Erano ubriachi e stavano combinando un discreto macello.
giovedì 30 maggio 2013
Viktor Belenko: rubare un aereo e farla franca
Questa foto è stata scattata la sera del 6 settembre del 1976. Un intercettore sovietico MiG-25 Foxbat sorvola a bassa quota le installazioni dell'aeroporto civile di Hakodate, nella prefettura di Hokkaido, Giappone.
Non vi è stato alcun attacco sovietico all'aeroporto di Hakodate, naturalmente. Eppure un MiG-25 passò sull'aeroporto e addirittura vi atterrò. Lo pilotava Viktor Belenko, dell'aviazione da caccia della difesa aerea sovietica, probabilmente il disertore più famoso della Guerra Fredda. Tra coloro che passarono dall'altra parte è senza dubbio quello che arrecò maggior danno alla sua vecchia patria. Con il radar del caccia ormai in mano agli Americani, l'intera avionica del MiG-25 dovette essere ridisegnata, onde evitare che le contromisure elettroniche dell'avversario fossero perfettamente calibrate su di lei.
mercoledì 29 maggio 2013
La leggenda dei cosmonauti perduti
Questo post tratta di finzione e di realtà. Provate e inserire la chiave lost cosmonauts su google. I risultati non mancano. Anche la wikipedia in inglese se ne occupa, e con un articolo di tutto rispetto. Ma è pieno di risultati, ben piazzati, dai contenuti quantomeno opinabili. Il post che qui pubblico sui cosmonauti perduti servirà a fare un sunto degli argomenti su questa leggenda metropolitana da molti creduta vera, e che ancora oggi viene diffusa da "documentari" televisivi di dubbia affidabilità e da complottisti vari.
Lost cosmonauts, o phantom cosmonauts, i cosmonauti perduti, sarebbero le vittime di lanci effettuati prima e dopo il volo di Jurij Gagarin, ufficialmente il primo uomo ad andare nello spazio. Morti in missione, questi presunti predecessori e successori del recordman furono uccisi una seconda volta. I loro governanti avrebbero ordinato di nascondere ogni prova della loro esistenza, al fine di occultare i fallimenti della primitiva tecnologia sovietica.
martedì 28 maggio 2013
La coda: un romanzo di Vladimir Sorokin
Ogni occidentale che sia andato in URSS durante gli anni Settanta o Ottanta ricorderà un fenomeno fisiologico della vita quotidiana e della socialità sovietiche: la coda. La coda era così naturale e onnipresente da dare il titolo ad un importante romanzo samizdat: per l'appunto La coda, di Vladimir Sorokin.
Tutti abbiamo fatto una coda, e ancora ne faremo. Per noi Italiani, tanto per fare un esempio, la coda è quasi un istituto di diritto pubblico, oltre che consolidata prassi commerciale. Si fa la fila alle poste, si fa la fila negli uffici d'amministrazione di ogni livello, si fa la fila alla cassa del supermercato.
Ciò che più somiglia alla coda sovietica è proprio lo stare intruppati alla cassa del supermercato, in attesa del proprio turno per pagare. Con una grossa differenza: qui si fa la fila quando si è già acquistato (per pagare i prodotti che si desideravano, e qualcuno in più), lì si faceva la fila per avere il diritto di acquistare dei prodotti scarsi.
martedì 2 aprile 2013
Un viaggio nel paese degli Sputnik
Settanta anni sembrano tanti se rapportati alla vita di tutti i giorni, ma sono un'inezia se paragonati ai tempi della storia di questa nostra specie invasiva, molesta e opportunista. Sono niente rispetto alla storia della civilizzazione. Non sono poi così pochi se invece li pensiamo in rapporto alla storia del mondo moderno. Ma se anche fossero pochi i settanta anni dell'Unione Sovietica, questo non significa che ci si dimenticherà alla svelta di questo stato effimero, temuto e misterioso.