Esattamente come la missione Zond
1, il viaggio della Zond 2 prevedeva il lancio di una stazione
automatica composta da due parti differenti: il modulo orbitale a forma di cilindro e il compartimento planetario, entrambi pressurizzati.
L'obiettivo realizzato dalla
seconda missione del Programma Zond era quello di sorvolare il pianeta Marte
e ottenere delle fotografie della sua superficie.
Alcuni hanno ipotizzato che la sonda avrebbe dovuto compiere un atterraggio sul suolo marziano invece che effettuare
solamente un sorvolo del Pianeta Rosso in quanto la traiettoria intrapresa da Zond 2 era quella di un veicolo che
diminuisce progressivamente la velocità senza minimizzare l'uso di carburante.
Tuttavia, il contenuto del compartimento planetario non è ancora oggi completamente
conosciuto e non è possibile stabilire con certezza se la stazione automatica conteneva
un lander al suo interno.