mercoledì 23 ottobre 2013

Il mistero dei cosmonauti perduti, di Luca Boschini


Copertina del libro "Il mistero dei cosmonauti perduti", di Luca Boschini, quaderni del CICAP.
Il paese degli Sputnik ha dedicato molti post alla leggenda dei cosmonauti perduti, quindi non può esimersi dal segnalare un ottimo libro sull'argomento. Il mistero dei cosmonauti perduti, di Luca Boschini, edito per i quaderni del CICAP, è dalla settimana scorsa disponibile in formato cartaceo ed elettronico. Chi scrive ha comprato la versione in formato kindle: un ebook semplice e di buona fattura sotto ogni aspetto.

Boschini, da buon membro del CICAP, si è apprestato a smentire le tante leggende sui lanci sovietici radunando un'enorme mole di informazioni. Si va dalle più immediate, che si trovano su internet, ai grandi classici di storia dell'esplorazione spaziale, passando per materiali originali, come riviste e registrazioni dell'epoca. In più l'autore ha studiato russo e si è avvalso della collaborazione di diversi madrelingua nel difficile lavoro di interpretazione dei materiali audio citati dai sostenitori della teoria cospirativa.



La guida alla leggenda dei cosmonauti perduti


Il libro è organizzato in maniera tale che anche chi si avvicina all'argomento per la prima volta troverà tutte le informazioni che servono a comprendere il problema. I primi capitoli infatti sono dedicati al programma spaziale sovietico: la storia, le imprese, i materiali, l'organizzazione, le persone che con il loro impegno permisero all'umanità di fare i suoi primi passi nel cosmo. Non mancano dei capitoli sulle menzogne e le omissioni della propaganda sovietica, utili a introdurre il lettore al contesto sociale e al sistema politico che hanno alimentato la leggenda con i loro comportamenti paranoidi.

La restante parte del libro è dedicata in blocco alla leggenda, salvo un piccolo epilogo dedicato all'aneddotica. Tutti i nomi che compaiono nelle innumerevoli varianti della leggenda metropolitana vengono presi in considerazione, anche i meno citati. Di certi cosmonauti sono venuto a conoscenza leggendo il testo, non li avevo mai sentiti nominare. Di ognuno di questi cosmonauti perduti viene ricostruita la storia: dove vengono nominati per la prima volta, da dove derivano le foto, come le storie si sono arricchite di nuovi e e sempre più infondati dettagli. Così si spiegano in parte i numerosi cosmonauti di cui non si è più sentito parlare dopo fugaci apparizioni fotografiche sulle riviste di aeronautica: non erano cosmonauti, erano collaudatori, quelle che indossavano non erano tute per cosmonauti, erano tute per piloti di caccia. Ma lettori inesperti avevano pensato diversamente.

Un capitolo fondamentale è dedicato ai grandi sponsor della leggenda dei cosmonauti perduti, i fratelli Judica-Cordiglia. I due radioamatori italiani sono infatti i principali fornitori di prove a favore della leggenda, citati in ogni dove dai sostenitori. Si tratta del capitolo più importante e anche tecnicamente più complesso. È il più importante perché tratta i materiali che di fatto posso essere considerati le uniche possibili prove di lanci falliti. Il capitolo è anche tecnicamente complesso perché indaga a fondo le affermazioni dei due fratelli riguardo il loro uso delle attrezzature radio e i risultati dei loro calcoli; inoltre presenta i risultati delle analisi che l'autore ha compiuto sulle tracce audio rese pubbliche dai due radioamatori. In ogni caso non c'è da aver paura: il capitolo è di una chiarezza esemplare. Se Boschini è riuscito a far capire a me certe cose, allora le può spiegare a tutti.

Quanto alle registrazioni, alle pubblicazioni e alle asserzioni degli Judica-Cordiglia, queste escono alquanto malconce dal passaggio attraverso il crivello dell'analisi critica. Omissioni, invenzioni, versioni contrastanti degli stessi fatti, dettagli inventati, pretese senza fondamento, registrazioni che scompaiono e vengono sostituite da altre: una volta arrivati alla fine del capitolo ci si accorge che del materiale a sostegno non rimane poi molto. Rimane la registrazione della cosmonauta nota come Ludmylla. Registrazione drammatica, purtroppo però non contiene nulla che suggerisca, anche solo alla lontana, un contesto cosmonautico.

Il mistero dei cosmonauti perduti è la più recente e completa trattazione che si possa leggere sull'argomento. Boschini in 470 pagine riesce a tratteggiare la storia della fase pionieristica della corsa allo spazio, dando al lettore un inquadramento sintetico ed efficace di quel momento della storia sovietica; nel contempo analizza e spiega tutti i casi inseriti nei colossali elenchi dei caduti che i complottisti continuano saltuariamente ad ampliare (guarda caso, l'elenco non si riduce mai). Tutto questo in uno stile semplice, chiaro e coinvolgente, che molti saggisti dovrebbero prendere a modello. Insomma, Il mistero dei cosmonauti perduti è un libro che consiglio a tutti coloro che si interessano alla corsa allo spazio e ai suoi risvolti propagandistici: né l'esperto né in neofita potranno esserne delusi.

***

Luca Boschini si è laureato in ingegneria elettronica al Politecnico di Milano: progetta strumentazione elettronica per satelliti, è membro del CICAP, astrofilo e collabora con la rivista online Query. Il mistero dei cosmonauti perduti è disponibile in formato cartaceo, al prezzo di 14,99 euro, e nei formati elettronici, al prezzo di 4,99. L'ebook è privo di protezioni e può essere liberamente trasformato nel formato che si preferisce.

2 commenti:

  1. Luca,con il cuore,ti ringrazio perche' ti sei fatto leggere fino in fondo.Il tuo libro e' meraviglioso!Dettagliato,scientifico,anoressico,lungimirante ecc.....ecc..grande! Un acquisto su amazon che vale un sacco!!!Anzi ti dico di piu': troppe informazioni su un solo libro,questo e' materiale per 3 libri: la teoria dei cosmonaiti perduti/un dubbio sulle missioni russe/la verita' sui cosmonauiti perduti... monaaaa! :D chris tikiicon@gmail.com

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il libro del Boschini pare avere parecchi sostenitori, bene! :)

      Elimina