mercoledì 18 maggio 2016

Zond 8: l’ultima missione circumlunare


Disegno di una sonda Zond.Zond 8 fu l'ultima missione della serie Zond effettuata dall'Unione Sovietica nell'ottobre del 1970 prima della chiusura definitiva del programma circumlunare.

La missione ebbe il compito di testare i sistemi di bordo della capsula Sojuz 7K-L1 in orbita lunare, compiere il rientro sulla Terra con un traiettoria tele-guidata e atterrare in territorio sovietico.

Un'imperfezione durante la fase di discesa costrinse il centro di controllo a far ammarare la capsula nell'Oceano Indiano, così come era successo in precedenza alla missione Zond 5.

Ma i lanci delle missioni Zond avevano all'epoca perso importanza agli occhi dell'opinione pubblica internazionale a seguito del successo del primo volo circumlunare con equipaggio che gli astronauti americani avevano compiuto nel dicembre del 1968.

mercoledì 30 marzo 2016

Zond 7: una missione circumlunare perfetta

Disegno della capsula Zond in navigazione nello spazio.La missione Zond 7 rappresentò un vero successo della sonda di modello 7K-L1: la missione riuscì alla perfezione e il veicolo ritornò sulla Terra senza inconvenienti di sorta. La stazione automatica in questione è stata anche il primo veicolo che avrebbe potenzialmente potuto compiere un viaggio sicuro con equipaggio umano intorno alla Luna.

Secondo la pianificazione originaria delle missioni Zond la Sojuz 7K-L1 numero 11 sarebbe stata l'ultima sonda progettata per un volo senza equipaggio umano. La missione successiva avrebbe infatti dovuto realizzare il primo volo dei cosmonauti sovietici attorno alla Luna, ma lo scarso sviluppo del programma circumlunare e i successi della NASA impedirono ai tecnici di poter raggiungere l'obiettivo in tempo.

La missione dell'agosto del 1969 prevedeva la continuazione dei test sui sistemi della capsula sperimentale e la realizzazione di sessioni fotografiche a colori della Luna e della Terra a diverse distanze.

mercoledì 24 febbraio 2016

Zond 6: la corsa per la missione circumlunare


Il vettore della Sojuz 7K-L1, il missile Proton.Il sesto lancio riuscito della misteriosa serie di capsule Zond trasportava a bordo della Sojuz 7K-L1 un'altra unità biologica ed era stato progettato dagli scienziati sovietici per compiere una nuova circumnavigazione della Luna.

Le operazioni di volo si svolsero brillantemente per tutta la durata della missione comprese le attività di sorvolo lunare e di ripresa fotografica fino al rientro in orbita terrestre. Tuttavia, nella fase di atterraggio, quando il successo sembrava ormai garantito, un'avaria al sistema di pressurizzazione della cabina e un successivo guasto al sistema del paracadute chiusero la missione con un incidente che fece precipitare la capsula a terra.

Nonostante le imperfezioni nella fase conclusiva del viaggio e il disastro finale, tra cui la morte di tutti gli esseri viventi trasportati a bordo, la propaganda sovietica dichiarò Zond 6 un esperimento di grande successo.


Per il mese di dicembre del 1968 il programma spaziale sovietico intendeva riuscire a compiere il primo sorvolo della Luna con un equipaggio umano cercando di battere gli americani che stavano al tempo preparando lo stesso tipo di missione.

mercoledì 13 gennaio 2016

Tu-128: peso massimo e intercettore


Un intercettore Tu-128 sulla pista.
La storia degli intercettori sovietici e occidentali della guerra fredda è affascinante e ricca di aerei entrati nella leggenda dell'aviazione. Ne abbiamo parlato anche in questo blog, per esempio nei post sul Suchoj Su-15 e sul MiG-25. Ma oltre agli apparecchi divenuti iconici di quel momento della storia aeronautica, è giusto non dimenticare velivoli magari meno famosi, ma che hanno svolto un lungo e importante servizio. Uno di questi è il Tupolev Tu-128, un biposto che può ancora oggi vantare di essere stato l'intercettore più grande e pesante ad aver presto servizio con una forza aerea.