
La missione ebbe il compito di testare i sistemi di bordo della capsula Sojuz 7K-L1 in orbita lunare, compiere il rientro sulla Terra con un traiettoria tele-guidata e atterrare in territorio sovietico.
Un'imperfezione durante la fase di discesa costrinse il centro di controllo a far ammarare la capsula nell'Oceano Indiano, così come era successo in precedenza alla missione Zond 5.
Ma i lanci delle missioni Zond avevano all'epoca perso importanza agli occhi dell'opinione pubblica internazionale a seguito del successo del primo volo circumlunare con equipaggio che gli astronauti americani avevano compiuto nel dicembre del 1968.